Mi metto a NUDO con l’ARTE!
Alla riscoperta delle mie emozioni INFANTILI! Evasioni creative d’Arte.

Dove mi sento ora?
Mi sento in Africa: mi sento un African Tribal Neo Expressionism.
Credo nelle contaminazioni stilistica, il mio approccio alla tela è una carovana nomade di stili artistici.
Mi sento un Visual Storytelling immergendomi nell’arte, nel dipinto, racconto storie, o meglio loro si raccontano a me.
E’ una pittura istintiva, di getto, grezza, ruvida, scava nell’inconscio, si rispecchia nell’anima per poi tornare a galla.
Parla più linguaggi: la tristezza, la rabbia, la paura, la gioia, il disgusto, la sorpresa.
Mi regala emozione, aria da respirare, vita.

Andrea Boscaro Artist

Influenze artistiche

Le mie influenze artistiche:

Picasso

Per la sua innovazione e immersione dell’arte con la potenza del fanciullo con il cubismo.
Per la sua capacità di immersione nell’arte tribale, negli istinti, nella passione, nella spontaneità del primitivismo.

“Tutti i bambini sono degli artisti nati; il difficile sta nel fatto di restarlo da grandi.”

“Ci si mette del tempo a diventare giovani.”“Tutto ciò che puoi immaginare è reale.”

“Il senso della vita è quello di trovare il vostro dono. Lo scopo della vita è quello di regalarlo.”

“Impara le regole come un professionista, affinché tu possa infrangerle come un artista.”

“C’è un solo modo di guardare le cose, fino a quando arriva qualcuno e ci mostra come guardarle con occhi diversi.”

“La mia mano mi dice cosa sto pensando.”

“Io faccio sempre ciò che non posso fare, in modo da imparare come farlo.”

Pablo Picasso

Jean Michel Basquiat

Per il caos, la genialità, l’eterno fanciullo dell’arte, la sua vena malinconica, la sua capacità di rivoluzionare il mondo dell’arte, nel graffitismo.

“Da quando avevo 17 anni, ho sempre pensato che sarei diventato una star. Dovrei pensare ai miei eroi, Charlie Parker, Jimi Hendrix… avevo un’idea romantica di come le persone diventassero famose.
Non ascolto ciò che dicono i critici d’arte. Non conosco nessuno che ha bisogno di un critico per capire cos’è l’arte.”

“Non ascolto ciò che dicono i critici d’arte. Non conosco nessuno che ha bisogno di un critico per capire cos’è l’arte.”

Jean Michel Basquiat

Keith Haring

Per il suo stile unico e innovativo nel mondo dei graffiti, capace di raccontare senza l’uso di parole.

“I bambini sanno qualcosa che la maggior parte della gente ha dimenticato.

“Non penso che l’arte sia propaganda; dovrebbe invece essere qualcosa che libera l’anima, favorisce l’immaginazione ed incoraggia la gente ad andare avanti.”

“L’atto della creazione è una sorta di rituale. Le origini dell’arte e dell’umanità giacciono nascoste in questa misteriosa creazione. La creatività umana riconferma e mistifica la potenza della vita.”

“Un giorno mi piacerebbe fare un libro fotografico con immagini di me insieme a bambini di tutto il mondo… I bambini sanno qualcosa che la maggior parte della gente ha dimenticato. I bambini subiscono una fascinazione per la loro esperienza quotidiana che è molto speciale e che sarebbe di grande aiuto agli adulti se potessero imparare a capirla e a rispettarla.”

“Voglio restare sempre un dodicenne, dentro.”

“Tutte le volte che creo qualcosa, penso alle persone che stanno per vederlo e tutte le volte che vedo qualcosa, penso alla persona che l’ha fatto.”

Keith Haring

Banksy

Per la sua dote di comunicatore sociale, per le sue tematiche di satira e politica attraverso la street art.

“Ciò che facciamo in vita riecheggia per l’Eternità.”

“Fare graffiti è il modo più onesto di essere un artista. Non ci vuole denaro per farli, non hai bisogno di istruzione per capirli, e non c’è una tassa di ammissione.”

“L’arte dovrebbe confortare ciò che è disturbato e disturbare ciò che è confortevole.”

“La gente dice che i graffiti sono brutti, irresponsabili e infantili … ma solo se fatti bene.”

“Non è necessaria una concessione edilizia per fare castelli in aria.”

“Non tutti capiranno il tuo viaggio. Non importa. Tu sei qui per vivere la tua vita, non per farla capire a tutti.”

“Se vuoi dire qualcosa e farti ascoltare dalla gente, devi indossare una maschera. Se vuoi essere onesto, devi vivere una menzogna.”

Bansky

Il Mio Inizio

Ho iniziato a muovermi nel mondo della creatività all’età di 4 anni.
Sono sempre stato un bambino vispo, attivo e curioso del mondo e della vita!
I miei ricordi si perdono tra i monti, i ruscelli e gli alberi.
Appassionato da sempre dal mondo della natura, degli animali in particolare.
Ricordo ancora vivo il mio richiamo degli animali da cortile con i suoi mille colori, e io perso nelle domeniche di lunghi e interminabili pranzi parentali, intento a scrutare i colori degli animali.
Ho vivido il ricordo dei miei pomeriggi a 7 anni passati tra giochi in cortile, al campetto con tanti bambini, e altri momenti di pace interiore e rapimento verso il disegno in casa delle Zie.
Un rapimento mistico direbbe Battiato!

I RICORDI SCOLASTICI.

Ho passato i miei anni scolastici delle elementari e medie, su i banchi di scuola a disegnare durante le lezioni.
Ho ricordi dell’asilo e delle scuole elementari affrontate con molta paura e “timidamente” verso i rapporti con gli altri bambini.
Dalle medie in poi mi sono trasformato in un “casinista” di Gruppo.
Le superiori sono passati attraverso l’Istituto Valle con indirizzo Grafico.
Qui ho sperimentato per 5 anni tutte le più svariate tecniche d’arte.
Mi sono piaciute da subito: il puntinismo, la matita in bianco e nero; il colore delle matite, la tecnica dei pennarelli, la tecnica dell’aerografo, la magia della stampa serigrafica.

LA RINASCITA DEL DRAGONE.

L’energia creatività, l’arte, il disegno, la pittura, la musica che chiedeva di uscire prepotentemente.
Ho iniziato a riappropriarmi della pittura, con disegni tecnici, passando poi a quelli che io chiamo più “liberi”, svincolati dalla ricerca della perfezione, ritornando alla visione del bambino.
Sono un viaggiatore nomade alla ricerca della mia strada artistica, del percorso che mi riporti a casa, alla mia casa, al mio centro.

MI PIACE

Mi piacciono: il disegno, il colore, il cinema, la musica, i viaggi, l’universo femminile, la famiglia, la buona compagnia, la compagnia dei miei cani, la musica, il ballo, i concerti, il buon cibo in allegria.
Mi piace la mia famiglia dove posso trovare il mio branco: mi sento molto lupo, sia sociale che solitario !
Mi piace L’Africa, sento una connessione viscerale istintiva a questo  ombelico del mondo con la sua tradizione antica. Sento la centralità dell’inizio della genere umano.
Mi piacciono gli spazi aperti, la natura, in contrapposizione alla falsa sicurezza delle mure della casa.
Mi piace viaggiare, tra monti e mare, mi piacciono i festivals, il reggae, le bancarelle d’arte.
Mi piace la sensazione di presenza nei forti temporali, i movimenti d’aria, il freddo improvviso, la forza legata alla paura, il turbine di forze della natura.
Mi piace Tania, e Irma! mi piacciono le vere amicizie.

COSA RICERCO NEL DIPINTO

Nel dipinto sono alla ricerca di una mia strada artistica, un mio segno.
Mi piace la magia del colore acrilico su tela.
Il luccichio dei markers, il fondersi di colori pastelli su tavole di legno, il rumore e l’odorre dell’aria delle bombolette spray.
Mi piace un casino dipingere con Tania.
Mi piace vedere la mia casa piena di tele, pitture, fogli, colori, muri colorati.
Mi piace sperimentare con la plasticità della materia.
Mi piace perdermi alla scoperta del colore, plasmare con le mani, pennellare, spatolare, schizzare.
Mi piacciono i murales con tecniche a pennello e bombolette.
Mi piace Jean Michel Basquiat, Jackson Pollock, Pablo Picasso, Keith Haring, Andy Warhol, Bansky.

PITTURA CALAMITICA

Mi ritrovo spesso a colorare in preda ad un possedimento corporeo calamitico della pittura.
Mi sento libero come solo un bambino si può sentire: mi sento finalmente a nudo!
Mi sento finalmente a casa.
Mi sento in pace con me stesso.
Mi sento bambino.

Mi emoziono, sento finalmente le mie più autentiche e vere emozioni!
Sento le lacrime che cadono.
Vere lacrime!